ANNO 2015
MATER ADMIRABILIS
omaggio a
Anna Maria e Angela Nicolace
figlie di
MAMMA NATUZZA
al cui seno si accostarono per ricevere il latte della vita e della fede,
nella loro casa di Paravati, primo Cenacolo di Preghiera
visitato dal Cuore Immacolato di Maria Santissima,
invocata e pregata con la corona del Rosario,
quale Rifugio di tutte le anime.
Con loro il nostro grazie al Signore
per il dono di una madre umile e saggia, votata ad una missione santa.
Con memoria devota e benedicente
Vibo Valentia, Festa del S. Rosario, 4 ottobre 2015
Il
Priore
Rag. Domenico Colelli
Il Rettore
Mons. Filippo Ramondino
Natuzza Evolo (1924-2009), ha detto il nostro Vescovo mons. Luigi Renzo, «col suo insegnamento di “mamma” tenera e previdente continua a sollecitare in tutti una grande attenzione soprattutto ai giovani ed alla famiglia, vera sfida per il futuro del mondo». L’Opera voluta dalla Madonna: la Villa della Gioia a Paravati, insieme ai Cenacoli di Preghiera, oggi diffusi in tutto il mondo, sono l’eredità più bella, quale frutto del suo mistico incontro con il Signore. Mamma spirituale di tanti figli, Natuzza fu anzitutto sposa e mamma affettuosa nella vita domestica della sua famiglia, nella quale, con lo sposo Pasquale Nicolace, ha generato cinque figli. Di questi due, anche loro mamme, cresciute alla sua evangelica scuola: Anna Maria sposata con Antonino Lucchese, ha tre figli e vive a Catanzaro; Angela, sposata con Domenico Varone, ha due figli, anche lei vive a Catanzaro. Essendo, come figlie, le prime testimoni di questa straordinaria <<mamma tra Cielo e Terra>>, e le prime ad assisterla nelle sue sofferenze fisiche e nella sua missione di consolazione, sono state anche le prime a sperimentare la grazia della preghiera del Rosario e la devozione alla Madonna, sull’esempio di Natuzza. La loro casa fu il primo dei Cenacoli di Preghiera voluto dal Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, a cui oggi dedicano con zelo la loro attenzione e la loro preziosa memoria, con il cuore felice di poter condividere con tanti fratelli la bontà di questa madre, voluta da Dio, per dare un segno al nostro afflitto secolo. Mamma Natuzza scriveva nel suo testamento: «Tutti i genitori fanno testamento ai loro figli e io lo voglio fare ai miei figli spirituali. Non voglio fare preferenze per nessuno, per tutti uguale! ...Rinnovo il mio amore per tutti. Vi assicuro che non abbandono nessuno… Vi auguro che siate felici così come sono io con Gesù e la Madonna».