La cappella DE SIRICA - CRISPO
La monumentale cappella DE SIRICA - CRISPO di stile Gotico Angioino fu eretta nel 1346 nel TEMPIO dei FRATI CONVENTUALI DI SAN FRANCESCO D'ASSISI (oggi del ROSARIO) ed e' l'unica superstite
delle quattro cappelle monumentali sul lato destro del Tempio.
Nella suddetta Cappella, vicino al Coro del vecchio Tempio di San Francesco d'Assisi si conserva un bellissimo Sarcofago marmoreo che ha sul coperchio un altorilievo raffigurante il
cavaliere angioino ivi deposto, un certo De Sirica (sec. XIV).
Sul tumulo di marmo si legge il seguente epitaffio scolpito in carattere gallico - romano;
ANNO DOMINI MCCCXLVI
XIV INDICTIONIS HANC SEPULTURAM
FECIT FIERI DOMINICUS DE SIRICA
MILES IN QUA PERMITTENTE
JESU CHRISTO FILIO
DEI SEPELIETUR IN PACE. AMEN.
(L'ANNO 1346, XIV indizione, il CAVALIERE DOMENICO DE SIRICA fece erigere questo sepolcro ove, piacendo a GESU' CRISTO FIGLIO di DIO, sara' seppellito in pace. Cosi' sia).
Il titolo della Cappella e' sotto l'invocazione di S. Caterina V. e M. ed e' posseduta dalla famiglia CRISPO «pro successione Camillae DE SIRICA MATRIS PANDULPHI CRISPI. A.D.
1541». (L'annotazione e' dell'avv. Carlo Felice Crispo).
Della CAPPELLA si ammirano ancora in ottime condizione i "COSTOLONI" in stile gotico coi fiordalisi francesi, altri altorilievi trecenteschi dinanzi e ai lati, raffiguranti una Madonna e degli
stemmi, e una leggenda latina in carattere gallo - romanico.
Il pavimento e' fatto di grigiole decorate (sec. XVII).
La cappella fu restaurata da Pandolfo Crispo, marito di Camilla De Sirica, ultima del nome.
Nella stessa cappella fu fissata una lapide sotto l'altare, rimossa certo prima del 1948, con la seguente epigrafe trascritta da «OPUSCOLI VARI» di V. Capialbi:
" Ad Cappellam Divae CHATERINAE in templo FF. Conventalium".
(Nella Cappella di S. CATERINA V. e M. nel TEMPIO dei FRATI CONVENTUALI).
D. O.
M.
A DIO OTTIMO MASSIMO
SIRICA GENS
STRUXIT
LA FAMIGLIA DE SIRICA ERESSE
(la CAPPELLA GENTILIZIA)
CUIUS POSTREMA CAMILLA DI CUI ULTIMA DEL NOME
CAMILLA
TRECENTUM ANNIS MORIENS DOPO TRECENTO ANNI DALL'EREZIONE,
MORENDO,
DAT HABERE
NEPOTI
DA' QUESTA IN DOTE
PANDULPHO CRISPO IN DOTEM AL
NIPOTE PANDOLFO CRISPO
DOCTORQUE
JOANNES
E IL NIPOTE
HANC BAPTISTA NEPOS DOTTORE
GIOVANNI BATTISTA CRISPO
CRISPUS DECORAVIT ET AUXIT LA DECORO' ED ARRICCHI'
(CON IMMENSE DERRATE)
UT SIT MISSA PIE
CUNCTIS COL PIO OBBLIGO (per i
FRATI)
CELEBRANDA DIEBUS DI CELEBRARE OGNI GIORNO LA S. MESSA.
A. D.
MDCX
ANNO DEL SIGNORE 1610.
(VITI CAPIALBI INSCRIPTIONUM VIBONESIUM SPECIMEN).
In un restauro fu deciso di abbattere l'altare sulla cui parete era collocato il quadro di San Francesco d'Assisi, attribuito a Francesco Zoda o alla scuola dello Zingaro, detto "vera immagine
del santo", replica di un noto dipinto medievale (sec. XIV).
La cappella fu restaurata nel 1927-28 per le premure dell'Avv. Carlo Felice Crispo, su progetto proposto e curato dall'Architetto CRETELLA, che aveva raccomandato di far collolare i due LEONI
tombali trecenteschi di S. LEOLUCA o nell'interno della cappella o all'estremo di essa ai lati dell'ingresso.
L'ultimo auspicato restauro e' stato felicemente realizzato nel 1980, con il vigile intervento della SOVRINTENDENZA alle ANTICHITA' e del relativo Ispettore onorario Dott. V: NUSDEO, e con il
sollecito interessamento dell'On. Rosarino Avv. CHIRIANO, essendo priore del pio Sodalizio PAOLO BLANDINO e Rettore D. G. BATTISTA PROF. DOTT. FORTUNA.