REGOLAMENTO dell’AFFRONTATA
I. Premessa
1. La sacra rappresentazione dell’Affrontata, curata dall’Arciconfraternita di Maria SS del Rosario e San Giovanni Battista, la cui fondazione risale al XVI secolo, è certamente la manifestazione di pietà popolare più antica tuttora puntualmente proposta e partecipata a Vibo Valentia. L’organizzazione, preparazione e svolgimento sono tramandati gelosamente tra i fratelli della congrega, come da padre in figlio, con forte spirito e sentimento familiare, fraterno, amichevole, quale espressione di identità religiosa, sociale e culturale.
2. Con certezza, a partire dalla metà del XIX secolo, si svolge sull’attuale Corso Vittorio Emanuele, e ha il suo momento culminante davanti all’ex chiesa delle Clarisse, con grande concorso di popolo.
II. I fratelli Affrontatari
3. L’organizzazione dell’Affrontata richiede principalmente la partecipazione di dodici fratelli, scelti dal Consiglio direttivo a giudizio insindacabile, insieme ad altri fratelli incaricati, distribuiti secondo un ordine tradizionale stabilito dal regolamento generale e più dettagliatamente dal presente specifico regolamento.
a. Statua della Madonna:
- n. 4 affrontatari
- n. 1 svelatore
- n. 1 trattenitore
- n. 1 trattenitore
- n. 2 accompagnatori
b.Statua di San Giovanni:
- n. 4 affrontatari
- n. 1 mazziere
- n. 2 accompagnatori
c. Statua di Gesù Risorto:
- n. 4 affrontatari
- n. 2 accompagnatori
- n. 1 invocatore
4. I tre gruppi sono distinti dai tre rispettivi nastri e fiocchi: giallo per il Cristo Risorto, azzurro per la Madonna, rosso per San Giovanni.
5. Responsabile del gruppo è il cosiddetto capospalla o anziano, il quale coordina il servizio del gruppo ed eventualmente lo rappresenta davanti al Consiglio direttivo.
6. La regolarità del passo veloce o in corsa dovrà essere osservata particolarmente dai portatori delle statue. Eventuali errori o incapacità verranno evidenziati dal Consiglio, con i necessari provvedimenti.
7. Il comportamento di tutti i confratelli all’Affrontata, come nelle altre pubbliche manifestazioni, deve essere consono all’abito indossato. Dovranno perciò essere evitati atteggiamenti che non sono in linea col decoro, la disciplina e la compostezza del nostro antico sodalizio. Si raccomandano pantaloni neri e scarpe possibilmente scure, per uniformità e decoro.
III. Aspiranti affrontatari, designazione, prove
8. Secondo quanto previsto dal Regolamento diocesano per le processioni (12.2.2015), «I portatori delle statue siano prevalentemente fedeli che vivono con assiduità la vita della parrocchia e della confraternita, di cui eventualmente si è parte» (n. 6, B). Pertanto l’aspirante affrontatario dovrà partecipare con puntualità a tutti gli eventi liturgici del calendario confraternale, come, tra l’altro, sancito dallo Statuto Diocesano delle Confraternite (art. 34).
9. Gli aspiranti affrontatari devono avere l’età minima di 18 anni, dopo aver regolarizzato l’iscrizione all‘Arciconfraternita (Statuto, art. 6), tenendo conto che non è possibile svolgere questo incarico oltre i 45 anni.
10. Il nuovo affrontatario sarà designato dal Consiglio direttivo, ascoltato il parere, non vincolante, dell’anziano del gruppo interessato.
11. Eventuali prove o verifiche sulla idoneità dei portatori si facciano sempre in chiesa a porte chiuse, mai durante le altre processioni.
IV. Durata e avvicendamento
12. Il compito di affrontatario può essere svolto, secondo la personale disponibilità e idoneità, fino al quarantacinquesimo anno di età, a meno di rinuncia anticipata da parte di un affrontatario o dall’esclusione dello stesso per inadempienze o violazione al regolamento. Gli altri incarichi di sussidio sono a discrezione del Consiglio direttivo.
13. La posizione ed avvicendamento dei portatori, anteriore o posteriore, è stabilita all’interno del singolo gruppo, coordinato dal capospalla o anziano, secondo quanto previsto dall’art. 6, di comune accordo col priore.
14. Soluzioni di casi speciali, deroghe e provvedimenti disciplinari, circa il gruppo e i singoli affrontatari, spettano unicamente al Consiglio direttivo che interverrà opportunamente sulla specifica situazione.
V. Adempimenti legali, preparazione logistica e vestizione delle statue
15. L’organizzazione esterna dell’Affrontata è sottoposta alla normativa canonica prevista dal Direttorio Diocesano e a quella civile circa le manifestazioni pubbliche per la sicurezza e l’incolumità di tutti. Il Priore, quale legale rappresentante, oltre ai necessari adempimenti burocratici di legge, opera d’intesa con le Autorità comunali, Prefettura e Questura, per la buona riuscita dell’evento. A tal fine è richiesta la docilità e collaborazione di tutti i confratelli.
16. Il sabato delle Palme e Sabato Santo pomeriggio sono dedicati ai preparativi, che coinvolgono anche volontari e competenze comunali, dal controllo e adeguamento delle strade interessate all’evento, all’allestimento in chiesa del trittico, è richiesta la presenza obbligatoria dei confratelli portatori (vare) e affrontatari.
17. La foggia dell’abito di San Giovanni (manichino ligneo) viene leggermente modificata per la corsa; al Cristo Risorto (scultura in legno tutto tondo) è posta l’asta con il bianco vessillo simbolo di vittoria; la statua della titolare (Madonna del Rosario, manichino ligneo), alla quale viene tolto dalla mano il Bambinello, è rivestita del suo ricco e solenne abito azzurro ricamato in oro, ricoperto da un largo manto nero. Questa operazione, più delicata e riservata, è affidata ad una consorella sarta nominata dal Consiglio Direttivo negli incarichi triennali, e si svolge a porte chiuse. Assistono il sacrista maggiore e, se necessario, i fratelli portatori della medesima statua.
18. Gli abiti e accessori delle sacre statue sono conservati negli appositi armadi nei locali dell’Arciconfraternita, sotto la responsabilità del Sacrista maggiore e della sorella sarta.
VI. Itinerario delle statue in preparazione all’Affrontata
19. Domenica di Pasqua, dopo la messa solenne, verso le ore 11,30 escono processionalmente dalla chiesa le tre antiche statue: Cristo risorto, Maria SS. vestita a lutto e San Giovanni evangelista. Il primo imbocca la strada della Terravecchia inferiore; la Vergine, accompagnata dal mesto suono della marcia funebre, attraversa via Colletta e via Luigi Razza; San Giovanni si dirige direttamente verso la piazza, anticamente detta del Maio (oggi corso Vittorio Emanuele).
VII. Rappresentazione dell’Affrontata e Processione
20. La rappresentazione rituale dell’Affrontata, nel cuore della Città, è un prezioso momento di annuncio dell’evento centrale della nostra fede: la Risurrezione di Gesù. Non bisogna pertanto esagerare nella teatralità, clamori, parole d’ordine urlate e gestualità da stadio, salvaguardando la sacralità e religiosità di questo momento, come consegnatoci dai nostri padri.
21. Verso le 11,45, il santo evangelista corre lungo il corso verso la traversa dove è fermo Cristo risorto, e ritorna per due volte dov’ è la Madonna, per darle riverente l’annuncio della resurrezione del Figlio. Quando alla terza volta riappare con il Cristo Risorto, la Vergine, senza più esitazione, corre velocemente verso Gesù, giunta innanzi alla ex chiesa di Santa Chiara (dal cui adiacente monastero fino al XIX secolo le suore clarisse potevano assistere al rito, mantenendo la clausura) si fa tre volte indietro, quasi per esprimere la sorpresa. Nel frattempo, si fa immantinente volare il nero manto e appare vestita di bianco e il complesso bandistico musicale suona a festa. È mezzogiorno. È il momento tradizionale dello scambio degli auguri pasquali tra i confratelli e il popolo.
22. Riordinati, se necessario, gli abiti delle statue e le varette, inizia la processione che ha una prima sosta di preghiera davanti al sagrato della chiesa di S. Maria La Nova, dove il sacro trittico è accolto e venerato dal clero e dai fedeli di quella comunità, in ricordo della violenta grandinata che colpì l’Affrontata nel 2012, costringendo a riparare il trittico in questa vicina chiesa. Una seconda sosta è ai piedi della Cerasarella, le statue. ricomponendosi in una breve veloce corsa a forma di croce, benedicono la Città. L’itinerario processionale prosegue sul corso Vittorio Emanuele, attraversa via Terravecchia Inferiore, sosta presso l’Ospedale Civile, imbocca via Terravecchia Superiore per rientrare in chiesa, chiudendo con il canto del Regina Coeli.
23. Nel caso in cui durante la sacra manifestazione dovesse piovere, soffiare vento forte o verificarsi altre circostanze impreviste, gli affrontatari e tutti i confratelli partecipanti dovranno rigorosamente seguire l’itinerario che il Priore e il Rettore indicheranno.
VIII. Obblighi e doveri specifici degli Affrontatari
24. Come è antica consuetudine i fratelli affrontatari si distinguono per una presenza e partecipazione più attiva alla vita liturgica e devozionale della chiesa confraternale. Pertanto si fa obbligo di non assentarsi, se non per gravi motivi, ai seguenti appuntamenti comunitari:
25. Per novene e settenario, compatibilmente agli impegni lavorativi, bisogna assicurare la presenza almeno in alcuni giorni. La mancata partecipazione e reiterate assenze possono comportare, a giudizio del Consiglio direttivo e ascoltato il Padre spirituale, una personale ammonizione o l’eventuale esclusione dalle funzioni pasquali.
Il presente Regolamento, formato da una premessa, otto paragrafi e complessivamente venticinque articoli, redatto e approvato dal Consiglio direttivo il 3 dicembre 2023, è stato sottoposto all’Assemblea e approvato nella riunione dell’11 febbraio 2024, entrando immediatamente in vigore.
IL PADRE SPIRITUALE
sac. Filippo Ramondino
IL PRIORE
Giuseppe Mirabello
IL SEGRETARIO
Giuseppe Proto