ANNO 2019
MATER ADMIRABILIS
omaggio alle
OBLATE DEL SACRO CUORE
nella luminosa memoria della
Serva di Dio
IRMA SCRUGLI
Con lei, come Maria SS., madri e sorelle
per la grande famiglia di Cristo.
Sarà benedetto chi ha cura del povero (sal 111)
Vibo Valentia, Festa di Maria SS. del Rosario, 6 ottobre 2019
Il Priore
Rag.Giuseppe Mirabello
Il Rettore
Mons. Filippo Ramondino
L’anno 2019, per iniziativa del nostro Vescovo Mons. Luigi Renzo, è stato dichiarato Anno Giubilare, per ricordare i 50 anni del pio transito del Venerabile Beato don Francesco Mottola, avvenuto a Tropea il 29 giugno 1969.
Tra le prime ragazze che, nel 1933, aderirono all’ideale oblato proposto da don Mottola ci fu Irma Scrugli (1907-1994), di nobile famiglia tropeana, cofondatrice di quello che diverrà l’Istituto Oblato del Sacro Cuore, di diritto pontificio.
Donazione totale a Dio e ai fratelli distinguono queste due anime. Anche per Irma nel 2014 è stato avviato il processo di beatificazione. Quest’anno ricorre pure il 25° anniversario della sua morte. Impegnata nell’Azione Cattolica, si prodigò a servizio degli anziani, dei carcerati, dei portatori di handicap, armonizzando, con le sue sorelle per vocazione e carisma, preghiera e azione come “carmelitane e certosine della strada”. Il messaggio che lasciò loro prima di morire fu questo: «una cosa sola chiedo alle mie oblate: che sappiano sempre amare».
L'ideale e la testimonianza delle Oblate del Sacro Cuore rispondono pienamente oggi a quella tensione di rinnovamento ecclesiale che richiede più credibilità, incisività e sobrietà. Ha scritto il nostro Vescovo: « la Chiesa nel modello insegnato e vissuto da don Mottola è tutto questo: si fa, pertanto, “sacramento di salvezza” incarnandosi nelle miserie umane al fine di portarle a redenzione con Cristo. Su questo presupposto sono nate, infatti, le Case della Carità e tutto quel mondo di opere da loro voluto e realizzato con la collaborazione della Serva di Dio Irma Scrugli e di tutte le anime generose consacrate che da loro hanno preso ispirazione e coraggio».
Con loro vogliamo, oggi, benedire il Signore per quanto, con la sua grazia, hanno fatto e faranno. Vogliamo ringraziarle fraternamente e invocare nuove vocazioni di anime consacrate, «che sappiano sempre amare», sull’esempio di Maria, Vergine e Madre, con «un amore senza ritorni: bisogna tagliare i ponti e bruciare le navi – come scriveva misticamente don Mottola – Un amore senza riposo:il cuore non si riposa mai. Un amore senza confini: i confini dell’eternità!».