ANNO 2025
MATER ADMIRABILIS
omaggio alle benemerite dame
U.N.I.T.A.L.S.I.
Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea
pellegrine con i pellegrini
in un prezioso servizio
di fede, speranza e amore,
buone samaritane nell’accudimento dei fragili
e maternamente mariane nel donarsi.
Vibo Valentia, Festa di Maria SS. del Rosario, 5 ottobre 2025
Il Priore
Rag.Giuseppe Mirabello
Il Rettore
Mons. Filippo Ramondino
Nell'Anno Giubilare della Speranza 2025 la nostra scelta si è rivolta a coloro che, per carisma e vocazione laicale, dedicano parte della loro vita particolarmente a due realtà che caratterizzano la pietà della esistenza cristiana: i malati e i pellegrinaggi, tempo e spazio in cui si dona e si alimenta la virtù teologale della speranza.
Oltre un secolo fa nasceva l'Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI). È significativo che il 70 % dei volontari è formato da donne.
Tutto inizia con l'esperienza dolorosa di un giovane di 22 anni, Giovanni Battista Tomassi, il quale, affetto da artrite deformante irreversibile, si era recato pellegrino a Lourdes. In questo viaggio avverte fortemente il conforto della preghiera e della carità dei fratelli, che gli permette di vincere la tentazione del suicidio, ritrovando il senso profondo della vita come dono e la forza della fede, la quale gli permette di accettare la croce della sofferenza e diventare segno di speranza. E' il 1903. Al momento del ritorno in Italia, consegna la pistola che ha con sé al vescovo monsignor Radini Tedeschi, direttore spirituale del pellegrinaggio, e al giovane sacerdote che lo accompagna, don Angelo Roncalli (futuro papa Giovanni XXIII), e manifesta l'intenzione di fondare un'associazione per il trasporto dei malati. Nasce così una nuova associazione cattolica che si dedica principalmente al servizio degli ammalati ed in particolare al loro trasporto in pellegrinaggio presso i santuari italiani ed internazionali, con speciale riferimento al luogo ispirativo e fondativo che è Lourdes, dove l' UNITALSI ha realizzato il complesso Salus infirmorum che ospita ammalati e pellegrini italiani.
L'UNITALSI, la cui sede di presidenza nazionale è a Roma, è presente in tutto il territorio italiano e si divide in "sezioni" e "sottosezioni". Generalmente le sezioni corrispondono alle regioni d'Italia. Le Sottosezioni corrispondono spesso alle circoscrizioni delle diocesi. Nella nostra Chiesa locale l'associazione è stata fondata nel 1963, come sottosezione di Vibo Valentia.
Oltre ai pellegrinaggi, l'associazione cura tramite i propri volontari, attività di assistenza domiciliare, soggiorni estivi ed invernali ed attività di sensibilizzazione sulla condizione del malato ed effettua anche servizio civile, sia in Italia che a Lourdes.
Nel 1997 l'UNITALSI è stata dichiarata associazione pubblica di fedeli con formale elezione da parte della Conferenza episcopale italiana. Fa parte del sistema della Protezione Civile.
L'UNITALSI festeggia in particolare modo l'11 febbraio, giorno nel quale si ricorda l'apparizione della Madonna a Lourdes a Santa Bernardette, e l'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione.
L'esperienza del pellegrinaggio è il cuore spirituale e concreto dell'UNITALSI, è qui che emergono particolarmente i valori dell'accoglienza, dell'ospitalità, della solidarietà, condivisi generosamente sulla stessa strada tra persone sane e malate, anziani e giovani, consacrati e laici; così diventa segno vivo di una Chiesa che cammina insieme. Papa Francesco, il 14 dicembre 2023, ricevendo questa benemerita associazione in occasione del 120° anniversario della fondazione, ha detto: «Anche oggi i pellegrinaggi che organizzate sono un balsamo per le ferite di tante persone con disabilità, malate, anziane o bisognose di aiuto, che accompagnate a Lourdes e negli altri principali santuari italiani ed esteri. Sono viaggi per la vita, viaggi di guarigione -- in diverse dimensioni --, che promuovono la dignità di ogni esistenza umana, soprattutto segnata dalla malattia, dalla fragilità e dalla sofferenza. Nei pellegrini -- come siamo tutti noi in questo mondo -- si riflette il volto di Cristo, che ha preso su di sé le nostre infermità per impregnarle con la forza della Risurrezione [...]. È immagine della Chiesa "ospedale da campo" che, come il buon Samaritano, si accosta con compassione e fascia le ferite versandovi olio e vino (cfr Lc 10,34). E tutto in silenzio, tutto con discrezione, perché davanti alla sofferenza le parole devono lasciare spazio alla vicinanza e ai gesti di tenerezza. Mi raccomando: sia sempre questo il vostro stile! [...] Lei, la Madre pellegrina nella fede e nella speranza, accompagni i passi della vostra Associazione».